Senza fiato per la corsa, Bailey Bryce si precipita in una deserta stazione degli autobus nel cuore della notte, stringendo disperatamente una borsa da viaggio. È sollevato di essere solo, di poter pensare velocemente, di potersi riprendere, e calcolare tutto prima che sia troppo tardi. Ma non resterà da solo a lungo. Arriva infatti Rhonda Claire, una bellissima sconosciuta che stringe forte la sua borsa da viaggio e si guarda freneticamente dietro le spalle. È chiaramente innervosita da Bailey, benché apparentemente innocuo. Come può fidarsi di qualcuno in questo posto dimenticato da Dio?
Mentre le sirene della polizia ululano in lontananza, Bailey si convince che questa donna bella da morire abbia commesso un terribile crimine. E Rhonda, fredda come l’acciaio di una pistola, sospetta che Bailey, a volte comicamente ingenuo, abbia fatto di peggio. Inevitabilmente, poiché entrambi aspettano con ansia l’ultimo autobus per il Canada ognuno per le proprie ragioni, i convenevoli si trasformano in un micidiale gioco di gatto col topo. Intrappolati in segreti e bugie, cercano il vantaggio l’uno sull’altra, per essere l’ultimo ancora in piedi quando quell’autobus finalmente arriverà. Mentre l’autobus corre veloce verso la stazione, Bailey e Rhonda, lacerati dalla passione e dall’avidità, devono confrontarsi l’un l’altra e con loro stessi, mentre il destino si avvicina.
Intrappolata è una suggestiva pièce di Steve Braunstein che omaggia i vecchi film noir americani degli anni ’40 e ’50.
In Italia è una novità assoluta, la traduzione è stata curata dalla regista.